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lunedì 6 dicembre 2010

Woody Allen non è certo un uomo da sogni...

Buon giorno a tutti!

Ieri sera sono stata al cinema a vedere l'ultimo film di Woody Allen


Ero così gasata dal titolo, che mi sembrava un qualcosa di profetico. Non tanto per me, che ho un ragazzo da una vita ormai, ma in generale. Noi italiani avremmo potuto produrre qualcosa tipo "l'uomo dei sogni", ma l'aggiunta dei verbo INCONTRERAI la ho trovata una scelta vincente. Per una volta tanto anche la traduzione del titolo dall'originale alla nostra lingua mi è sembrata funzionare.

A me Woody come regista e scrittore affascina molto. Credo sia per la sua visione del mondo, così cinica ma spesso anche così vera. So che guardando i suoi film uno dovrebbe solamente deprimersi se si pensa che sono realtà così comuni, che i suoi personaggi infine non sono altro che stereotipi un po' pronunciati degli uomini e delle donne e delle donne del nostro secolo. Ma al tempo stesso serve un regista come lui. Serve vedere anche questo.


Ci troviamo di fronte a molti dei suoi soliti ingredienti. Almeno da Match Point in poi oserei dire. Cast eccezionale, ottima recitazione, voce narrante molto presente, grandi finestroni, inquadrature molto belle e colori caldi, tematiche che riguardano la vita e la morte.
Woody è sempre con i piedi molto per terra e mi ha colpito molto il messaggio del film, ovvero che le illusioni sono spesso meglio di molte medicine e che la gente si nutre di esse, va avanti così, anche per non soffrire, per non vedere in faccia la realtà. Credo che in questo Woody Allen sia modernissimo, nonostante lui ormai faccia parte di un'altra generazione.



Ma in fondo capiamo dal film che è un messaggio per tutte le età e che io ho voluto interpretare come un ammonimento. E' vero che è più facile vivere di illusioni, che a volte anche la più innocente di esse può aiutare ad andare avanti, ma la vera essenza dell'esistenza sta nella realtà, nell'incontrare non l'uomo dei sogni, il classico principe azzurro, ma l'uomo e la donna giusti per noi. Sognare è importante, apre molte porte, ma non bisogna oltrepassare certi limiti creandosi l'illusione di avere compiuto scelte giuste, quando invece la verità abita un'altra casa.
Allen sembra dire che l'illusione è meglio rispetto al vuoto, alla solitudine, alla tristezza. Spesso infatti funziona così. Molte volte in cui mi sono sentita giù mi sono rifugiata per qualche periodo in un mondo d'illusione. L'importante è saperne poi uscire. In questo mi è sembrata interessante la storia della coppia anziana nel film. Si separano, lui fa palesta a go-go, si sposa con una ex prostituta giovanissima che gli mangia tutti i soldi, ha paura di morire. Lei, si dispera per essere stata lasciata dal marito, incontra la dimensione spirituale con una guru che gli fa previsioni sul futuro vedendolo sempre roseo, conosce un uomo buono ma che vive in un mondo tutto suo. E alla fine che succede? Hopkins si rende conto di dove sia il suo errore, vorrebbe quasi tornare indietro, vede cosa ha dentro. La moglie invece rimane nel suo mondo di spettri, sogni, illusioni.
Ah le donne....sembrano sempre così sciocche secondo gli stereotipi...



Capisco chi dice che il film non gli è piaciuto, che è sembrato lento, senza finale ecc....ma dai film delle ultime annate ho imparato a non aspettarmi la solita scaletta. cerco di dare una possibilità anche a quei film che apparentemente possono sembrare strani, inconcludenti.
Poi per quanto adori il lieto fine, mi dico che non tutti devono finire così. Che banalità altrimenti!

Per questi motivi però non mi sento di consigliarlo a tutti. Infatti sono andata la cinema con circa dieci persone e solo io e il mio ragazzo abbiamo apprezzato l'ultima creazione di questo uomo così particolare. Lui non è certo un  uomo che vive di sogni, basta guardare anche il suo penultimo film "Basta che funzioni". Ma non tutti hanno la fotuna (o sfortuna qualcuno direbbe) di esser ottimisti nella vita, non tutti riescono a vedere bene le gioie e a non scandalizzarsi dei suoi lati più oscuri e sofferenti. Woody mi sembra faccia parte di quest'ultima categoria, ma quante persone ci sono come lui?

Lascio a voi la scelta se andare a vederlo o meno. Certo per chi fosse curioso di vedere nuovamente questi attori sul set, già questo sarebbe un buon motivo. Banderas mi è sembrato un po' ritoccato, la Watts se la è cavata più che bene, Hopkins ha una certa età ma uno spirito senza eguali, la Pinto infondo deve far la parte della bella e poco più. Josh Brolin non lo conoscevo e devo dire che mi è parso molto bravo e divertente.


Certo che vedere Freida in rosso mi ha fatto una certa invida!!!


L'ho trovata però bellissima, sexy ma senza fascino. Naomi di sicuro ne ha molto di più.


La terremo d'occhio ...

Se lo avete visto fatemi sapere che ne pensate. O magari anche di altri film di Woody Allen. 

ricordo le iscrizioni e il giveaway per chi ne avesse voglia...

Grazie a tutte le nuove followers!

Alla prossima


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